Tra
novembre e dicembre è il periodo della grande transumanza.
Da svariati secoli i pastori seguono gli spostamenti delle loro mandrie
alla ricerca di nuovi pascoli. Lasciano le zone a nord ormai preda della
siccità per spostarsi a sud nelle verdi praterie sulla riva opposta del
fiume Niger.
In questo periodo il livello dell'acqua è al minimo ed è il momento
propizio per attraversarlo. La traversata è regolata da antiche leggi
stabilite da un consiglio di anziani e di marabutti in concomitanza con
il ministero delle acque del grande fiume. I
tecnici del ministero in diversi punti effettuano i controlli necessari
e decidono il momento opportuno per garantire senza troppi rischi la
traversata per gli animali.
Nel frattempo grandi concentrazioni di mandrie si formano nelle
immediate vicinanze dei villaggi, dove in una stretta successione di
date, si effettua la grande traversata.
Dal villaggio di Diafarabé nel
cuore del delta interno del fiume ha inizio il grande evento.
Qui per tradizione c'è la più
alta concentrazione di animali di tutto il Mali. Il
bestiame e gli uomini sono reduci da un lungo viaggio attraverso le
ormai aride steppe saheliane del nord. Le mucche sono migliaia e
migliaia assiepate tutte insieme, scalpitano nervosamente perché
sentono l'acqua vicina desiderose di raggiungere il fiume per bere e per
rinfrescarsi. Intanto
una giuria formata dai capi dei pastori stabilisce la mandria più bella
e tutti i capi vengono dipinti di verde per essere riconosciuti e in
seguito, viene diramato l'ordine di attraversamento del fiume. |