E' stata definita non a torto l'appendice del vecchio continente. In effetti la Tunisia ricorda per molti aspetti le regioni meridionali italiane e della Spagna, con la zona costiera che ha un clima tipico del Mediterraneo e la regione montuosa della Krumiria con estati miti ed inverni rigidi. Non di rado nevica. Con una superficie di poco superiore ai 163.000 kmq ( la metà dell'Italia), la Tunisia è divisa in quattro aree distinte. La zona costiera fra Tabarka, Bizerte, Tunisi e Sousse a Est che si sviluppa per 1150 km; la zona montuosa a Ovest fra Ain Drahan, Le Kef e Kasserine, in pratica con la catena dell'Atlante segna il confine con l'Algeria; la parte centrale è quella attorno a Kairouan e subisce gli influssi del vicino deserto. Infine il sud che occupa più di 100.000 kmq, con le oasi, le depressioni saline (Chott) e la sabbia. Da non dimenticare l'isola turistica di Djerba e il meno conosciuto arcipelago delle Kerkennah a 20 km da Sfax. E' proprio il caso di dire che le sue origini si perdono nella notte dei tempi e per la precisione al Periodo Capsiano. Vicino Gafsa sono stati rinvenuti resti di un insediamento di 14.000 anni a.C. Da lì a venire, la Tunisia è stata terra di conquiste spesso cruente ed indimenticabili come quelle dei Beni Hilal (1050 - 1100). Inviati dal califfo del Cairo con il compito di fare terra bruciata di tutto e sterminare le popolazioni. Si fermarono quando non c'era più nulla da distruggere!! Molte le civiltà che si susseguirono in alterne vicende e che lasciarono segni ancora oggi ben visibili come i Fenici dal 1100 al 814 a.C. - i Cartaginesi dal 814 al 146 a.C. - i Romani dal 146 al 439 d.C. - gli Arabi dal 670 all'800 ed infine i Turchi dal 1574 al 1881. Dopo il protettorato francese dal 1956 la Tunisia è indipendente, ed entra nel 1989 nell'Unione del Maghreb con Libia, Algeria e Marocco. Innumerevoli le testimonianze del passato sparse un po’ su tutto il territorio del nord. Ricordiamo Cartagine alle porte di Tunisi, Bulla Regia e Dougga, Thuburbo Majus (di questi siti parleremo in città romane). |
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L'ottima rete stradale e
la presenza di alberghi, pensioni e case private, permette di visitare
tranquillamente tutto il paese senza nessun tipo di problema, dalla
costa mediterranea ai villaggi berberi, le oasi del sud. Se avete in
programma di recarvi nel deserto, fatelo solo se siete equipaggiati con
fuoristrada ed avete una buona conoscenza dei luoghi. Mai da soli, o
comunque rivolgetevi ad un'agenzia specializzata. La strada asfaltata
termina a Remada, oltre le grandi distese di sabbia del Sahara. Itinerari Africani vi propone dei percorsi che coprono un po’ tutto il territorio. IL NORD E LA COSTA: un mix tra storia e turismo odierno. La regione a nord si differenzia dal solito cliché dei depliant turistici ed offre ambienti diversi fra loro. Belle scogliere e spiagge semi deserte. Ad ovest ai confini con l'Algeria si sale di quota verso i monti dell'Atlante. Foreste e clima quasi alpino!! Le città romane conservano ancora il fascino immutato della storia; infine un tuffo sulla costa turistica da Capo Bon a Sfax. Discorso a parte merita Tunisi, la capitale in cui convivono naturalmente luoghi antichi e moderni. In una piacevole passeggiata si possono ammirare i contrasti delle moschee di Sidi Yuoussef e Sidi Mahrez con gli avveniristici edifici del Planetarium; la città vecchia con Bab el Bahr e i vicoli del Souk Chechias con gli affollati shopping center. Da vedere il Museo del Bardo con i più bei mosaici romani e paleocristiani rinvenuti in Tunisia. I luoghi: da Tunisi a Utica, Bizerte, Sejname (terrecotte), Tabarka, Ain Drahan, Bulla Regia (rovine), Dougga (rovine), Testour, Thuburbo Majus (rovine), Zaghouan ed infine Hammamet e la costa da Capo Bon e le località che più vi aggradano come Sousse, Monastir e Sfax. Da Sousse non perdete Kairouan. Una delle città sante dell'Islam e capitale nazionale del tappeto. Da vedere la medina e i souk coloratissimi. LE OASI E IL SUD: è la parte più interessante con i verdi palmeti che contrastano con il colore della sabbia. I villaggi berberi caratteristici e le abitazioni trogloditiche a Matmata e per finire una visita alle ghorfas, le tipiche costruzioni a botte dei berberi dei secoli passati. Anche in questi luoghi la rete stradale è ottima così come le strutture ricettive. La bellezza della Tunisia sta proprio in questo. I luoghi: da Gabes una breve visita all'oasi di Chenini, quindi l'oasi di Kebili, Douz la porta del deserto. Qui tra Dicembre e Gennaio c'è il Festival del Sahara in cui si possono ammirare le popolazioni nomadi in danze folcloristiche e corse sui mehari. Da qui una escursione alle vicine oasi di Zaafrane e Sabria. Tozeur e Nefta. Saliamo ora verso le oasi di montagna di Cherbica, Tamerza, Mides e Metlaoui. Infine la grande oasi di Gafsa (bella moschea) ed una escursione alla vicina oasi di Lella ad appena 5 km. I VILLAGGI BERBERI: un circuito ad anello che permette di vedere quasi tutto in almeno 2 giorni. Da Matmata famosa per i crateri scavati dall'uomo per ricavarne abitazioni, si giunge a Medenine con le tipiche ghorfas, costruzioni degli antichi berberi con la volta a botte. Da qui o da Foum Tataouine a sud, inizia il circuito dei villaggi, un viaggio quasi a ritroso nel tempo!! Da Ksar Ouled a Debbab, quindi Douiret, Chenini e Guermessa. Da Ksar Haddada la strada è un po’ impervia (forse è meglio chiamarla pista), ma vale la pena arrivare a Benikheddache. |