KUBA |
Questi tessuti prendono il nome dall'omonima etnia il cui regno fu fondato verso il XVI secolo in una zona tra il Congo attuale e la Repubblica Democratica del Congo (ex Zaire), ma vengono anche chiamati velluti Shoowa (gli Shoowa sono una delle 19 popolazioni dell'etnia Kuba). Anticamente erano usati come moneta di scambio e come dote matrimoniale. L'anima del tessuto è la rafia, una fibra vegetale ricavata dalle palme del tipo Raphia vinifera, che viene fatta seccare al sole e quindi tagliata a strisce sottili che vengono intrecciate per formare la stoffa. La caratteristica dei tessuti Kuba è il disegno geometrico rettilineo che non crea mai un centro. I motivi vengono disposti in maniera apparentemente casuale ma in realtà il tutto ha dei significati ben precisi, che rappresentano i concetti Kuba di affermazione sociale, di unità etnica e di religione. Essendo oggetti di prestigio sono particolarmente sontuosi nell'ambito delle élite di corte, ma vengono usati da tutti gli strati sociali della popolazione. |