Ricordi di viaggio a Chinguetti |
Una
piccola duna rossa ha eletto il suo domicilio proprio davanti alla porta
della biblioteca privata Habott. Niente di più naturale a Chinguetti,
gioiello dell'Adrar mauritano, racchiuso nel suo scrigno di roccia e di
sabbia sahariana, a 6 ore di strada da Nouachott. Nel vicolo di fronte
alla moschea vecchia di 400 anni, i bambini giocano rincorrendosi a
vicenda, mentre imperturbabile, una capra esplora il suolo in cerca di
un improbabile pasto. Oltrepassiamo la pesante porta di legno di acacia
ed entriamo in un cortile riscaldato dai raggi del sole pomeridiano. In
questi luoghi sonnecchiano manoscritti vecchi di 9 o 10 secoli di
erudizione e mistero. 1.500 volumi rappresentano la vibrante
testimonianza del fervore spirituale e della bramosia del sapere che
hanno fatto di Chinguetti la settima città santa dell'Islam. Hebaya
Habott, conservatore della biblioteca e professore di matematica, ci
mostra qualcuno dei tesori della collezione, mentre con le dita della
mano, scaccia via la polvere depositatasi sulla custodia in pelle. Ed
ecco un manoscritto copiato a Granada nel 1087, un manuale di astronomia
del 1435 con gli schemi a colori dei movimenti dei pianeti, i cicli
della luna e le eclissi. Infine un commentario del Corano del 1135
impreziosito da ricchi arabeschi. Una
stanza attigua funge da sala di lettura e accoglie qualche bibliofilo
vestito nell'impeccabile daràa, un bou bou di un blu elettrico portato alla maniera araba. Molti
dei testi sono deteriorati dall’usura del tempo e dalle manipolazioni,
ma per provvedere al loro restauro e alla preservazione, la famiglia
maura Ahel Habott ha creato
una fondazione con locali adeguati, scaffali per la sistemazione dei
manoscritti a disposizione dei lettori, studiosi e gruppi di giovani
intellettuali mauritani che dovranno garantire il lavoro di
conservazione. Donato
Cianchini |
Dopo
che l'UNESCO, nei primi anni '80 ha decretato le quattro città storiche
Patrimonio dell'Umanità, la Mauritania unica fra gli stati africani, si
è dotata di leggi statali di tutela sui beni culturali come la L.72/160,
specifica per i manoscritti medievali. Il Ministero della Cultura ha
istituito l’IMRS,
l’Istituto Mauritano delle Ricerche Scientifiche e il FNSVA,
la Fondazione Nazionale per la Salvaguardia delle Città Storiche. L'IMRS
a Nouachott ne conserva 6.000 di cui la metà sono stati
microfilmati. |