Nei
pressi dell’oasi di Timimoun, fra la parte meridionale del Grande Erg
Occidentale e l’altopiano roccioso del Tademait, c’è una notevole
concentrazione di oasi raggiungibili con un bellissimo trekking fra le
dune dell’erg, nella regione del Gourara. Grazie alla presenza di
acqua nel sottosuolo, l’uomo nel corso di secoli, ha realizzato
villaggi ed eretto fortezze, dimostrando che con un’attenta e sapiente
programmazione si può convivere con il deserto. |
E’ d’obbligo una
visita attenta e minuziosa per ammirare le costruzioni in stile sudanese
che ricordano quelle di alcune città dell’Africa occidentale lungo il
corso del fiume Niger, senza dimenticare il vecchio ksar (fortezza o
castello), un giro al mercato e al grande palmeto con i giardini e le
foggara. Le foggara sono gallerie sotterranee scavate dall’uomo per
migliaia di chilometri, e servono per raccogliere i flussi idrici del
sottosuolo che generano la preziosa acqua. Questa, mediante le ksria,
viene ripartita nei giardini con un intricato sistema di canalizzazioni.
Le ksria sono dei singolari dispositivi di pietra dalla forma a pettine.
Gli interspazi fra i denti, quantificano l’acqua spettante a ciascun
proprietario e la distribuiscono alle varie canalizzazioni nei giardini. |
|
La sebka, è quello
che resta di un antico lago oggi prosciugato la cui superficie è spesso
coperta da cristalli di sale che rimontano dal sottosuolo quando l’umidità
è maggiore. Fa parte del complicato sistema idrogeologico creato dall’uomo
per utilizzare al meglio la poca acqua disponibile. In pratica, ogni
oasi ha la sua sebka con le foggara. Quella di Timimoun è la più
vasta: lunga 50 chilometri e larga 10. |