Dromedario

IL DROMEDARIO

Il camelus dromedarius, ha sviluppato delle proprietà fisiche per difendersi dalla sabbia del deserto. Ha una doppia fila di ciglia, orecchie pelose e un naso con narici mobili in grado di sigillarsi; in questo modo tiene lontana l’aria calda e la sabbia, conservando l’umidità di respirazione. Le zampe terminano con due dita unite da un largo cuscinetto calloso che gli impedisce di sprofondare e di muoversi agevolmente.



IL TAGUELMUST

Il turbante, è un lungo velo (può arrivare fino a 7/8 metri) usato dalla gente del deserto che viene arrotolato attorno alla testa fino a coprire il volto. Non è assolutamente per un senso estetico, ma serve per ripararsi dal vento, dal sole e dalla sabbia. I colori vanno dal nero al blu al bianco e dipendono dall’importanza sociale di chi lo indossa. Tra i Tuareg, il velo indaco a causa dello sfregamento e del sudore lascia delle ombre bluastre sulla pelle, ed è per questo motivo che sono soprannominati uomini blu!

Targui con il velo indaco



Kesria a Timimoun

KESRIA

Frutto dell’ingegnosità dell’uomo, è una sorta di ripartitore dell’acqua. E’ un particolare dispositivo di pietra di varia grandezza e dalla forma a pettine chiamato kesria. Gli interspazi tra i denti sono di diverse dimensioni e quantificano l’acqua spettante a ciascun proprietario in base alle rispettive eredità, distribuendola attraverso innumerevoli canali, agli orti nelle oasi del Grande erg occidentale in Algeria.