I Dinka
sono uno dei gruppi etnici più importanti e conosciuti dell’Africa. |
I Dinka sono altissimi. Neri come l’ebano, vagano in un territorio esteso tra il Nilo Bianco e i suoi 2 affluenti, il Bahr el Ghazal a occidente e il Sobat a oriente, fra i distretti di Wau e Bor. Gran parte di quest’area s’identifica nel Sudd, un’immensa piana alluvionale di 400 mila kmq. Non una collina né un’altura a delimitare la monotonia del territorio. E’ il bacino d’esondazione del Nilo Bianco. All’inizio della stagione delle piogge fra maggio e giugno, la terra sembra sparire e i Dinka sono costretti a spostarsi su piattaforme elevate (wut) prodotte artificialmente dai detriti e dallo sterco accumulati nel tempo. Le acque bloccano la pastorizia, impedendo qualsiasi movimento agli animali e agli uomini. Per sopravvivere in questo periodo, coltivano la durra, una specie di graminacea simile al miglio, in piccoli appezzamenti di terreno. Quando smette di piovere, gli uomini e i ragazzi si spostano nelle zone ricche di pascolo, stabilendosi nelle savane arboree (tuoch) per sfruttare al meglio il territorio. Prima dell’avvento sciagurato degli arabi non usavano vestiti, cospargendosi il corpo con la cenere dello sterco dei bovini. |
Serve per tenere
lontano gli insetti specie le zanzare malariche e, dicono loro, è un
segno di bellezza e distinzione come l’uso di togliersi gli incisivi
inferiori per far risaltare quelli superiori. La tradizione vieta agli
uomini e alle donne di sposarsi con tutti i denti! |