Situato a poco più di 100 km dalla città di Dori, il villaggio di Bani è circondato da 14 colline. Su di esse sono state costruite 7 moschee in terra cruda. E' diventato un luogo di preghiera e di pellegrinaggio grazie alle straordinarie doti di Mohamed Kafando. All'età di 7 anni senza aver mai letto il Corano inizia a parlare come un profeta. Da allora e fino a 40 anni ha vissuto in disparte nella boscaglia per pregare e parlare di Dio. Nel 1975 compie il primo pellegrinaggio alla Mecca e dicono di averlo visto arrivare in soli 3 giorni!!! Vi ritornerà altre 2 volte, ma questa volta utilizzando l'aereo. A questo punto la gente inizia a parlare di lui come un profeta e molti decidono di trasferirsi a Bani per ascoltare le sue parole. Nel villaggio c'è una piccola moschea in pietra. In poco tempo dal 1982 al 1992, i pellegrini e gli abitanti decidono di consacrare la figura di quest'uomo con la costruzione di altrettante moschee sulle 7 colline sopra l'abitato. Tutte sono state disposte secondo una pianta ben precisa che rappresenta la posizione di un uomo in preghiera con la testa, le mani e i piedi. All'interno il pavimento è di sabbia con colonne portanti in pietra. Di modeste dimensioni (dagli 8 ai 13 metri di lunghezza e dai 6 ai 10 metri di larghezza), sono comunque un bel colpo d'occhio soprattutto se pensiamo che nel giro di centinaia di chilometri c'è solo una piatta pianura semi arida con sparuti villaggi. Ciascuna delle moschee ha un nome caratteristico: del sole che tramonta; del sacrificio; della buona idea; della gioia; del sorgere del sole e del piacere. In più la grande moschea denominata Mani di Dio che sorge ai piedi delle colline ed è meta di fedeli e religiosi. All'interno fra le decine di colonne i pellegrini in gruppo o in disparte, leggono e recitano i versi del Corano.
Sicuramente Bani senza questi edifici di culto sarebbe un anonimo villaggio del Sahel; ora è diventato un luogo intriso di phatos e misticismo. Un italiano Enrico Orsi ha descritto questo luogo singolare in un libro nel 2001 dal titolo "Preghiere di fango", editore Gangemi. Se passate da queste parti fermatevi ed osservate, non ve ne pentirete.

Vista dall'alto di Bani

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Pellegrini che leggono il Corano